LO SPORT COME ACCELERATORE DEI PROCESSI IN AZIENDA, IL PURPOSE COME LA RAGIONE PER ACCELERARE

L’approccio olistico è diventato un po' una guida - una guidelines - da seguire se si vuole interpretare e migliorare i rapporti e i processi che ci circondano. E finita l’era dei compartimenti stagni, delle classi sociali e delle divisioni. Questa è la nuova cultura, e dobbiamo imparare a coltivare l’epoca delle commistioni.

Così anche nel mondo del business e dei processi interni soprattutto quelli legati alle persone e al loro sviluppo. Queste righe, infatti nascono dalla volontà di due persone che vengono da mondi diversi, ma che si sono riconosciute in una frazione di secondo perché abbiamo compreso il vantaggio che un rapporto fatto da personalità e competenze diverse può generare.

Siamo entrambe Millennials e ci piace pensare che si cresce insieme condividendo degli ideali.

Ora veniamo ai fatti: Cosa pensiamo in comune? Che le persone vanno coltivate. Sul come ognuna ha la propria strategia, ma insieme queste strategie creano ancora più risultati generando un impatto positivo.

MARTA E LO SPORT

Tante volte mi è capitato, come penso sia capitato a molti di voi, di sentire atleti di primo piano o altri testimonials del mondo dello sport dire che lo sport può trasferire all’azienda è la capacità di lavorare in team, il saper pianificare per raggiungere un obiettivo, il sapersi adattare a situazioni differenti, il saper gestire un team, il saper e saper motivare sé stessi.

Tutto vero, tutto giusto, molte di queste cose le ho sostenute anche io nei vari interventi aziendali.

Ma mi chiedo: se tutto queste cose sono vere, se non ce n’è una “più vera” delle altre, allora come possiamo riassumere il senso delle metafore sportive in azienda?

Credo semplicemente che lo sport, con la sua velocità di evoluzione, con la sua competitività estrema, con le sue continue sequenze di feedback – i risultati – sia una sorta di acceleratore. 

Ecco il senso più globale secondo me: nello sport molte delle dinamiche che troviamo in azienda le possiamo vedere apparire prima, evolversi velocemente, scomparire se non efficaci, affermarsi se in grado di supportare il successo e poi diventare obsolescenti molto velocemente, perché copiate o soppiantate.

Pensiamo ad esempio al concetto di leadership multidimensionale, elaborato proprio in ambito sportivo da Chelladurai quando ancora nelle aziende lo stile autoritario era ancora considerato un totem intoccabile. Oggi parliamo di leadership situazionale tutti i giorni nelle aziende.

Secondo me la metafora sportiva potrebbe quindi essere una specie di macchina del tempo, se mi permettete la licenza, un ambito grazie al quale le aziende possono anticipare e allenare concetti e dinamiche grazie ad un mondo molto veloce, estremamente competitivo e dove quasi sempre la passione, e qualche volta in meno anche in finanziamenti in gioco, rendono possibile il “Ritorno al futuro”.

CHIARA E IL PURPOSE

Mi sono chiesta per alcuni  anni cosa veramente mi motivava, cercavo di capire perché il lavoro che facevo, per quanto molto interessante, variegato e pieno di incontri e relazioni non mi soddisfaceva appieno, o meglio non mi corrispondeva.

E nato così Purpose & Talent, per una necessità personale, la quale però non era solo mia, ma di moltissimi di noi.

Comprendere i propri talenti e la nostra ragion d’essere, sembra essere cosa assai complessa ma in realtà  non è filosofia astratta bensì la comprensione di alcune inclinazioni e passioni che incontrano le nostre abilità.

Capito il mio Purpose ho dovuto declinare e mettere a sistema il tutto  per aiutare gli altri. Così con qualche spunto, intuizione e consigli da esperti mi sono messa ad approfondire psicologia positiva, la filosofia e la comunicazione, specialmente quella di LinkedIN.

Il mio metodo nasce perchè come tante altre pratiche oggi abbiamo bisogno ancora di più di auto-consapevolezza. Per stare bene e ripensando alla piramide di Maslow non bastano solo i bisogni primari, ma la più alta forma dei bisogni: l’auto realizzazione. Pratica questa che a livello individuale porta grandi benefici, ma se svolta nelle organizzazioni porta delle vere e proprie rivoluzioni.

CONCLUSIONE 

Che sia la ricerca di senso, lo sport come metafora e altri modi di migliorare e far fiorire le persone nelle aziende noi siamo convinte le commistioni generano benessere e che le persone devono sperimentare per evolvere. E che queste commistioni quando vengono condivise in gruppo generano un meccanismo virtuoso.

Il Purpose individuale è importante, quello collettivo è essenziale.

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L’IDEA DI PURPOSE&TALENT AGENCY - CEO & founder

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